Collaborazioni

“non bisogna aver paura di osare,
anche con i sogni”
Sentier mi ha dato la possibilità di collaborare con tre donne veramente speciali, ognuna di loro è stata ispirazione di piccoli particolari progetti che sono stati realizzati con tanta attenzione e passione,
e che potete trovare ed acquistare
nello shop online. Ecco le loro storie

Pier Paola Canè

“La contemplazione è tappa obbligata a Formentera, come perdersi in uno dei suoi tramonti o abbandonarsi al movimento lento delle onde che tingono i pensieri di celeste. Un forte ricordo che rimane in chi aspetta di tornare perché lasciando l’isola si ha sempre lo stesso desiderio: ritornare il prima possibile”. È così che Paola parla della “sua” isola, il posto che ha scelto come casa da dividersi con una vita vissuta sempre in viaggio tra Palma, Bologna e Milano.
Fari, torri, dune, spiagge, prendono vita nei suoi acquarelli. Con i suoi disegni, l’occhio nostalgico illude la mente finendo per ritrovarsi spesso protagonisti dei suoi dipinti, a Calo des mort o seduti nella piazza di San Francesc a bere caffè per esempio. I suoi dipinti sono racconti visivi che parlano di un’isola lontanissima dalla mondanità, dai calciatori, dai vips. Paola racconta un luogo fatto di stagioni lente, di silenzio, del mare infinito “il solo modo in cui conosco Formentera”.

Ed è in una sera di Aprile che, in un ristorante di amici comuni, incontro Paola e il marito Angelo davanti ad uno stinco arrosto con patate (si avete capito bene, stinco a Formentera…). Un’amicizia che cresce ogni volta che torno sull’isola. Un’amicizia che si trasforma in collaborazione, che porta gli acquarelli di Paola dal blu del mare e dal rosso dei tramonti alla montagna innevata, ai prati in fiore. Paola ritrova un fil rouge con il proprio passato. Gli acquarelli che dipinge per Sentier le ricordano la sua famiglia e le gite in montagna di quando era bambina.

Mimi Thorrison

Ho incontrato per la prima volta Mimì in Francia nel Medoc ad uno dei suoi workshop. È stato come se l’avessi conosciuta da sempre. Cresciuta tra Hong Kong e Parigi, una carriera da ex modella, una pagina instagram seguitissima- @mimithorrison, scrive libri di successo. Quando non è a Torino, dove vive in pianta stabile con il marito fotografo Oddur, cinque degli otto figli e numerosi cani, è nel Medoc. Qui coltiva l’orto, cucina tutto quello che porta in tavola nei suoi workshop. Le cene, le ricette, è tutto reale.

L’autenticità è ancora un valore e si percepisce. È proprio chiacchierando ad una cena, tra una quaglia al forno e una tart tatin, che le ho raccontato di Sentier. Entrambe innamorate della vita e delle tradizioni italiane, abbiamo deciso di dare vita a questo progetto: collaborare ad una mini capsule di Friulane in edizione limitata con cifre personalizzate ricamate a mano. La passione per la tradizione Italiana e per tutte quelle cose semplici che evocano emozioni e ricordi, hanno fatto il resto.

Meredith Erickson

“I tempi cambiano, la vita ti tira un paio di calci in faccia e ad un tratto ti trovi a
sciare sotto un cielo nero di tempesta, da Plain Maison al Riffealp di Zermatt e tutto
per assaggiare un piatto di Zürcher Geschnetzeltes, straccetti di vitello alla maniera
di Zurigo”- così Gabriele Stabile scrive in uno stralcio di intervista a Meredith
Erickson apparsa su Cook in occasione della presentazione del libro “Alpine
Cooking”. Un libro di ricette. Un viaggio. Un racconto di vita.

Ho incontrato Meredith su Instagram attraverso chi non ricordo. Ho subito
ordinato il suo libro. Un libro che adoro e che tutti dovrebbero avere sopra il tavolo
in cucina. A gennaio 2020, un mese prima della pandemia, ho conosciuto Meredith
a cena al Brite de Larieto. Un ristorante a Cortina, al quale Nicola ed io siamo molto
legati. Dopo aver collaborato con Mimi sognavo una collaborazione anche con
Meredith, due donne profondamente diverse come lo sono le Friulane dalle Pedule,
ma con la stessa passione per la cucina e le cose autentiche. Tra un Lagrain-Abbazia
e un Sylvaner-Kofererhof abbiamo ascoltato la sua storia: sette anni passati tra le
Alpi Italiane, Austriache, Francesi e Svizzere per raccogliere tutto quello che poi si
legge nel libro. Dopo quella cena ho pensato come potessi collaborare con lei, e così
è nata l’idea della Guida Alpina di Sentier.

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